• L’irritazione intima può interessare la vagina, la vulva o entrambe.
  • Il termine irritazione vaginale (o vaginite) indica nello specifico una sensazione di indolenzimento e infiammazione dentro e attorno alla vagina; può essere dovuta a una serie di cause, tra cui un’infezione​.
  • L’irritazione vulvare (o vulvite) si riferisce all’infiammazione delle pieghe cutanee sulla parte esterna della vulva​.
  • La sensazione di prurito alla vulva in assenza di una specifica patologia cutanea si definisce pruritus vulvae (o prurito vulvare) ed è la manifestazione più comune dell’irritazione intima.​
  • Il prurito vulvare deve essere distinto dal dolore vulvare e dalla vulvodinia​.

Epidemiologia del prurito vulvare nei casi di irritazione intima

L’esatta prevalenza del prurito vulvare non è nota poiché i dati epidemiologici sono limitati e la maggior parte delle indagini si concentra su singole condizioni che comportano prurito nella zona genitale. ​

  • In uno studio condotto su 480 donne appartenenti alla popolazione generale di Boston, nel Massachusetts (USA), il 6,6% ha dichiarato di soffrire di prurito o bruciore vulvare.
  • Tassi analoghi di prurito vulvare sono stati riportati nella popolazione generale tedesca, con percentuali del 5-10%​.
  • La prevalenza reale del prurito vulvare è difficile da stabilire, poiché è probabile che questa condizione sia sottostimata a causa dell’imbarazzo che molte donne provano nel riferire i propri disturbi genitali.
  • Il prurito è risultato il sintomo più frequente, presente nel 70% delle pazienti che si rivolgono ad ambulatori specializzati in patologie della vulva​.​​​​​​​

Sintomi

​​​​​​​​​​​​​​Irritazione vaginale​

Donna che soffre di irritazione intima

Irritazione vulvare​

  • Il prurito intenso è il sintomo più comune
  • Rossore e gonfiore sulle labbra e in altri punti della vulva​
  • Vesciche chiare e piene di liquido
  • Chiazze dolorose, squamose, spesse o bianche sulla vulva

Cause

Irritazione vaginale

​​Generalmente, la vaginite è causata da un’infezione. Alcune infezioni che possono causare irritazione vaginale si diffondono attraverso il contatto sessuale e altre si verificano in caso di alterazione dell’equilibrio batterico (come la riduzione dei lattobacilli) nella vagina.

Le infezioni comunemente associate all’irritazione vaginale includono:

  • Vaginosi batterica
    • La vaginosi batterica è l’infezione vaginale più comune nelle donne in età fertile. Si verifica in seguito a una proliferazione di batteri nocivi nella vagina, che altera l’equilibrio naturale del microbioma vaginale.
    • Alcune donne presentano un rischio più alto di contrarre una vaginosi batterica: ad esempio, quelle che fumano.
  • Infezione vaginale da lievito (candidosi)
    • La candidosi si sviluppa in seguito a una crescita eccessiva del lievito Candida nella vagina.
    • Alcune donne presentano un rischio più alto di contrarre una candidosi: ad esempio, le donne in gravidanza e quelle affette da diabete.
  • Tricomoniasi
    • La tricomoniasi è una malattia sessualmente trasmissibile (MST) causata da un parassita unicellulare.
    • Secondo uno studio, le persone che hanno avuto due o più partner sessuali nell’ultimo anno presentano una probabilità 3,3 volte maggiore di contrarre la tricomoniasi.
  • Clamidia
    • La clamidia è una MST batterica.
    • Le persone tra i 15 e i 25 anni presentano un rischio più alto di contrarre la clamidia.
  • Le cause della vaginite, tuttavia, non si limitano alle infezioni. Alcune donne sono sensibili o allergiche a prodotti come spray e lavande vaginali, spermicidi, saponi aggressivi, detergenti e ammorbidenti, che possono causare bruciore, prurito e perdite.
  • Le irritazioni vaginali possono manifestarsi anche in seguito a una diminuzione dei livelli di estrogeno, ad esempio durante l’allattamento e dopo la menopausa.
  • Inoltre, occorre sapere che le cause della vaginite possono essere multiple.

Irritazione vulvare

L’irritazione vulvare è causata normalmente da fattori non ormonali come:

  • Agenti irritanti
    • Carta igienica profumata o colorata
    • Saponi e bagnoschiuma aggressivi
    • Assorbenti
    • Shampoo e balsami per capelli
    • Detersivi per il bucato
    • Spermicidi
  • Pratiche di igiene
    • Spray vaginali, deodoranti e polveri possono causare allergie o irritazioni alla pelle della vulva
    • Fare lavande vaginali può favorire la crescita di batteri nocivi e il conseguente sviluppo di infezioni come la candidosi , che causano prurito vulvare
    • Depilazione delle zone pubiche
  • Abbigliamento
    • Biancheria intima in materiale sintetico senza cavallo di cotone
    • Indossare un costume bagnato per un periodo prolungato
    • Indossare indumenti aderenti
  • Attività fisica
    • Alcuni tipi di attività fisica, come il ciclismo o l’equitazione, possono comportare uno sfregamento delle parti intime e causare irritazioni nella zona vulvare
  • Infezioni
    • Alcune infezioni, come quelle causate dai pidocchi del pube o dagli acari (scabbia), possono causare irritazioni nella zona vulvare
    • La causa più comune di prurito vulvare è la candidosi vulvovaginale
  • Cancro vulvare
    • Il prurito persistente alla vulva è uno dei sintomi del cancro vulvare
  • Malattie della pelle
    • L’eczema vulvare e le dermatosi croniche, come il Lichen sclerosus, sono le cause più comuni di prurito vulvare, dopo la candidosi

Fattori di rischio

​​​​​​​​​​​​​​Irritazione vaginale

Fattori che incrementano il rischio di sviluppare una vaginite:

  • Cambiamenti ormonali, come quelli associati alla gravidanza, alle pillole contraccettive o alla menopausa
  • Attività sessuale
  • Malattie sessualmente trasmissibili
  • Alcuni farmaci, come antibiotici e steroidi
  • Utilizzo di spermicidi come metodo contraccettivo
  • Diabete non controllato
  • Prodotti per l’igiene, come bagnoschiuma, spray o deodoranti vaginali troppo aggressivi
  • Lavande vaginali
  • Indossare indumenti umidi o aderenti
  • Utilizzo di dispositivi intrauterini come metodo contraccettivo

Irritazione vulvare

Fattori che incrementano il rischio di irritazione vulvare:

  • Allergie, in particolare allergia al liquido seminale o al preservativo, ipersensibilità allo spermicida, ai lubrificanti o anche ad alimenti
  • Malattie sessualmente trasmissibili
  • Gravidanza o allattamento
  • Attività sessuale
  • Alcuni periodi della vita​​​​ (ad esempio, la maggior parte dei casi di Lichen sclerosus vulvare si osserva nelle ragazze in età prepuberale o nelle donne in post-menopausa)
  • Alcuni farmaci come il tamoxifene, un antagonista degli estrogeni nel tessuto mammario
  • Sistema immunitario compromesso
  • Diabete
  • Uso regolare di corticosteroidi sistemici o topici

Diagnosi

Irritazione vulvare e vaginale

  • La diagnosi di irritazione vaginale e/o vulvare si formula in genere a partire dai sintomi riferiti e alla loro tempistica, a precedenti episodi di sintomi simili e alle pratiche igieniche riferite, compreso l’uso di lubrificanti e lavande. L’operatore sanitario può fare domande riguardanti l’attività sessuale ed eventuali infezioni sessualmente trasmissibili (IST) contratte in passato.
  • Inoltre, l’operatore sanitario può indagare su possibili nuove esposizioni ad allergeni ed esaminare l’anamnesi della paziente per individuare eventuali immunosoppressioni o il recente uso di steroidi o antibiotici.
  • Se necessario, può eseguire un esame pelvico.

Esami pelvici

  • Durante l’esame pelvico, l’operatore sanitario inserisce delicatamente uno strumento liscio a forma di tubo (speculum) nella vagina della paziente per tenerla aperta in modo da osservarne l’interno.
    • L’operatore può quindi strofinare le pareti della vagina con un piccolo tampone con la punta di cotone per verificare la presenza di infezioni. Per individuare le possibili cause della vaginite, si può anche effettuare un test del pH.
    • Si ricorda che è sempre possibile chiedere all’operatore di fermarsi in qualsiasi momento se non ci si sente a proprio agio durante questa procedura.

Ginecologo che consulta la paziente utilizzando un modello del sistema riproduttivo femminile che ha tra le mani

Diagnosi differenziale

Irritazione vaginale

Sintomi Possibili cause
Perdite bianche o grumose, prurito e dolore Infezione vaginale da lievito
Perdite gialle, verdi o maleodoranti dolore durante la minzione o i rapporti sessuali Una malattia a trasmissione sessuale come la tricomoniasi o la clamidia
Vagina secca/pruriginosa e dolore durante i rapporti sessuali Cambiamenti ormonali dovuti alla menopausa, all’allattamento o ad alcuni tipi di contraccezione
Prurito e dolori intorno alla vagina e su altre parti del corpo Una malattia della pelle come l’eczema o il Lichen planus
Abbondanti perdite giallastre; dolore durante i rapporti sessuali Vaginite infiammatoria desquamativa
Nessuna infezione o dermatosi identificabile; i sintomi rimangono invariati o peggiorano con il trattamento Allergie o sostanze chimiche irritanti
Perdite purulente, dolore pelvico, sanguinamento tra le mestruazioni o dopo i rapporti sessuali o problemi urinari Cervicite
Perdite vaginali, generalmente maleodoranti e di colore giallo-rosa o marrone, insieme a sanguinamento vaginale (in particolare sanguinamento leggero) Presenza di corpi estranei

Irritazione vulvare

Sintomi Possibili cause
Perdita bianca o grumosa, prurito e dolore Infezione vaginale da lievito
Placca eritematosa scarsamente demarcata, con squame minime e consistenza lucida Psoriasi
Prurito ed eruzione cutanea Dermatite da contatto
Pelle coriacea o lichenizzata che può essere pallida e rugosa; gonfiore labiale, eritema Lichen simplex
Placche eritematose erosive, glassate o lucide; papule bluastre-violacee, lucide, a punta piatta con piccoli punti o linee bianche (strie di Wickham) o placche ipercheratotiche uniformemente bianche Lichen planus
Porpora (macchie e chiazze di colore viola), placche ipopigmentate di colore bianco, increspate e fragili, distribuite classicamente a forma di otto intorno alla vulva, al corpo perineale e alla pelle perianale. Lichen sclerosus

Linee guida per il trattamento

Irritazione vaginale

Per curare un’irritazione vaginale esistono diverse opzioni di trattamento. Il trattamento da scegliere dipenderà dalla causa di base. I trattamenti più comuni sono:

  • Antimicotici per l’infezione vaginale da lievito (candidosi);
  • Antibiotici per le infezioni sessualmente trasmissibili (IST) come tricomoniasi e clamidia;
  • Terapia ormonale sostitutiva (TOS) se l’irritazione è causata da atrofia vaginale in menopausa;
  • Lubrificanti o gel vaginali idratanti per alleviare l’irritazione durante o dopo i rapporti;
  • Prodotti emollienti per problemi della pelle come eczema o Lichen planus.​​​​​​​

Irritazione vulvare

  • Per curare un’irritazione intima esterna occorre innanzitutto evitare i potenziali fattori scatenanti, come l’uso di prodotti per l’igiene aggressivi e alcuni tipi di lubrificanti e preservativi.
  • Inoltre, è opportuno utilizzare regolarmente prodotti idratanti intimi per rafforzare la funzione protettiva della pelle vulvovaginale. Sono particolarmente utili a questo scopo gli unguenti ad alto contenuto di grassi.
  • Tra le altre raccomandazioni c’è quella di evitare indumenti aderenti e utilizzare biancheria in cotone o seta:
    • Uno studio su 96 donne con candidosi ricorrente ha rilevato che indossare biancheria di seta in concomitanza con l’assunzione orale di 150 mg di fluconazolo una volta alla settimana ha ridotto in modo significativo il prurito e il bruciore vulvare rispetto al gruppo di controllo.
  • Se la causa dell’irritazione vulvare è nota, si deve ricorrere a un trattamento specifico per tale causa.

Giovane donna che fa un cuore con le mani

Indicazioni per i farmacisti

In caso di irritazione vaginale o vulvare lieve o moderata esistono diversi prodotti da banco che possono aiutare. Per prima cosa, il farmacista deve individuare la possibile causa dell’irritazione chiedendo alla paziente di riferire i sintomi. Poi può somministrare il trattamento più appropriato:

  • Trattamenti con farmaci da banco
    • Antimicotici per l’infezione vaginale da lievito (candidosi)
    • Trattamenti per la vaginosi batterica:
      • Sono disponibili test fai da te, che sono in grado di distinguere tra vaginosi batterica e candidosi e stabilire con accuratezza quale sia l’infezione più probabile.
  • Lubrificanti o gel vaginali idratanti per alleviare l’irritazione durante o dopo i rapporti.
  • Prodotti emollienti per problemi della pelle come eczema o Lichen planus.
  • Misure preventive.

I farmacisti dovrebbero esortare le pazienti a recarsi dal medico se:

  • Presentano perdite anomale, ad esempio perdite bianche e grumose potrebbero indicare una candidosi, perdite grigiastre o bianche associate a odore di pesce potrebbero essere il segnale di una vaginosi batterica.
  • Non hanno contratto infezioni vaginali in precedenza.
  • Hanno contratto infezioni vaginali in precedenza ma con sintomi diversi.
  • Hanno assunto di recente farmaci per la candidosi o per la vaginosi batterica ma i sintomi persistono.

Prevenzione

Irritazione vaginale

Per ridurre al minimo il rischio di irritazioni vaginali si può ricorrere a una serie di misure preventive:

  • Mantenere le zone genitali asciutte e pulite
  • Adottare pratiche igieniche adeguate, utilizzando per le parti intime prodotti delicati e non profumati ed evitando le lavande interne
  • Indossare biancheria intima comoda in cotone
  • Preferire gli assorbenti esterni a quelli interni durante le mestruazioni
  • Per evitare di contrarre o diffondere le IST, occorre sempre raccomandare di praticare sesso sicuro utilizzando il preservativo

Irritazione vulvare

Per minimizzare il rischio di irritazione vulvare le donne possono adottare una serie di misure preventive:

  • Evitare l’uso di carta igienica profumata o colorata
  • Evitare l’uso di saponi e bagnoschiuma aggressivi e profumati
  • Evitare detersivi per il bucato irritanti
  • Non utilizzare deodoranti, polveri e spray vaginali
  • Cambiare metodo contraccettivo se l’irritazione è causata da spermicidi
  • Non effettuare lavande interne
  • Evitare le vasche idromassaggio e la piscina
  • Indossare biancheria intima con cavallo in cotone
  • Togliersi il costume bagnato appena possibile
  • Praticare sesso sicuro per evitare di contrarre malattie sessualmente trasmissibili