Vulva e vagina – qual è la differenza?

I termini vulva e vagina vengono spesso utilizzati erroneamente in modo intercambiabile.

Il termine “vulva”, infatti, indica la parte esterna dell’apparato riproduttore femminile e può essere utilizzato collettivamente per descrivere le labbra, il clitoride, l’orifizio vaginale e l’orifizio uretrale. È importante ricordare che, nonostante siano composte delle stesse parti, non esistono due vulve identiche.

La vagina, invece, è la porzione dei genitali interni femminili che collega la vulva alla cervice e all’utero.

Anatomia esterna: componenti

Grafico che mostra le componenti esterne dell'apparato genitale femminile

Labbra

  • Le grandi labbra (labbra esterne) sono delle pliche cutanee situate attorno all’orifizio vaginale; in genere sono carnose e rivestite di peli pubici.
  • Le piccole labbra (labbra interne) si trovano all’interno delle grandi labbra, iniziano all’altezza del clitoride e terminano al di sotto dell’orifizio vaginale. Queste pliche cutanee proteggono l’orifizio dell’uretra e della vagina.
  • Alla base delle pieghe interne della vulva si trova la forchetta vulvare: è il punto in cui le piccole labbra si uniscono. Al di sotto della forchetta si trova il perineo, anch’esso parte della vulva, che termina all’altezza dell’ano.

Clitoride

La punta del clitoride è situata sulla sommità della vulva, nel punto di incontro delle labbra interne, ed è rivestita dal prepuzio (o cappuccio) clitorideo. Le dimensioni possono variare da donna a donna. La punta è solo la parte iniziale del clitoride, il quale si estende all’interno del corpo, posteriormente e inferiormente su entrambi i lati della vagina. Questa parte, composta da asta e crura (radici), è lunga all’incirca 12-13 cm.
Il clitoride è composto da tessuto spugnoso che si gonfia quando viene stimolato: presenta migliaia di terminazioni nervose – più di qualunque altra parte del corpo umano. L’unica finalità nota del clitoride è il piacere.

Orifizio uretrale

Punto di fuoriuscita dell’urina dal corpo, situato appena al di sotto del clitoride.

Orifizio vaginale

Si trova appena al di sotto dell’orifizio uretrale. È il punto in cui il sangue mestruale esce dal corpo, l’apertura dalla quale fuoriescono i neonati durante il parto e il punto di penetrazione del pene durante un rapporto sessuale vaginale.

Ano

L’ano rappresenta l’apertura nel retto ed è il punto di fuoriuscita delle feci dal corpo. Presenta numerose terminazioni nervose sensibili, il che spiega perché è possibile provare piacere sessuale dalla stimolazione anale.

Monte di Venere

Il monte di Venere è la sporgenza carnosa situata al di sopra della vulva, nella parte bassa dell’addome. Durante la pubertà si ricopre di peli.

Luoghi comuni più diffusi sull’anatomia esterna
Mito: Le labbra hanno tutte le stesse dimensioni.

Verità: Le grandi labbra sono le labbra più esterne della vagina e le loro dimensioni sono correlate ai livelli di grasso corporeo di una persona – più alti sono i livelli di grasso, più grandi sono le labbra. Le piccole labbra sono le labbra interne e anche queste variano di dimensioni da donna a donna.

 

Mito: Le donne devono usare saponi aggressivi per mantenere i genitali puliti e freschi.

Verità: La pelle degli organi genitali è molto delicata e l’uso di prodotti profumati o contenenti sostanze chimiche aggressive può causare irritazione. Il sapone può anche aumentare il pH della cute dei genitali. Se si desidera utilizzare un detergente intimo, deve essere un prodotto specificamente sviluppato per la detersione di questa zona, privo di sostanze chimiche aggressive e che non alteri il pH della pelle (il pH della vulva è 5,3).

Anatomia interna: componenti.

Grafico che mostra le componenti interne dell'apparato genitale femminile

I genitali interni rappresentano gli organi riproduttivi femminili, situati all’interno della cavità pelvica e comprendono la vagina, la cervice, l’utero, le tube di Falloppio e le ovaie.

Vagina

La vagina è l’organo sessuale femminile interno più esterno e si estende dall’utero alla vulva. È situata posteriormente alla vescica e all’uretra e anteriormente al retto. Facilita le mestruazioni, l’amplesso e il parto.

L’estremità superiore della vagina è attaccata al collo dell’utero: queste strutture formano un recesso chiamato fornice vaginale, diviso in tre parti: anteriore, posteriore e laterale

Utero

L’utero, detto anche “ventre”, è un organo muscolare cavo situato in profondità alla cavità pelvica.

Durante il ciclo riproduttivo, se avviene la fecondazione, l’utero ospita il feto in via di crescita e la placenta; se la gravidanza non si instaura, invece, il rivestimento dell’endometrio viene espulso durante la mestruazione.

L’utero ha tre strati:

  • l’endometrio: il rivestimento interno dell’utero che si ingrossa ogni mese in preparazione all’impianto dell’embrione. Se l’impianto non avviene, questo strato viene espulso ogni mese durante la mestruazione;
  • il miometrio: lo spesso strato muscolare intermedio della porzione superiore, più ampia, dell’utero, chiamata corpo o fondo dell’utero. Il miometrio si espande in gravidanza per supportare il bambino durante la crescita e si contrae durante il travaglio per facilitare il parto;
  • la tonaca sierosa: il sottile strato esterno che riveste l’utero e ne facilita lo spostamento nella pelvi secondo necessità.

Ovaie

Le donne hanno in genere due ovaie. In quanto gonadi (organi sessuali primari), le ovaie sono l’equivalente dei testicoli maschili.

Ogni ovaio è situato nella “fossa ovarica” della piccola pelvi, adiacente all’utero e al di sotto delle tube di Falloppio.

Luoghi comuni più diffusi sull’anatomia interna degli organi sessuali femminili
Mito: L’imene rimane “intatto” finché non viene lacerato durante la penetrazione vaginale, il che lo rende un marcatore fisico di verginità.

Verità: L’imene può lacerarsi per tanti motivi diversi dal rapporto sessuale, incluse attività come l’equitazione e altri sport, l’uso di assorbenti interni e la masturbazione. Nonostante siano molti i casi in cui una donna ha delle piccole perdite di sangue dovute alla lacerazione dell’imene durante il primo rapporto sessuale, non si tratta di un’esperienza universale, in quanto molte donne hanno innanzitutto pochissimo tessuto in quella zona.

 

Mito: L’imene è rigido e impenetrabile.

Verità: Il tessuto dell’imene è elastico e flessibile, perciò non è detto che si laceri durante la penetrazione. Come abbiamo visto, in molti casi una lacerazione o uno stiramento parziale possono avvenire anche con il tempo per via dell’uso di assorbenti interni, di esami ginecologici o di allenamento intenso.

 

Mito: Il punto G esiste sicuramente.

Verità: L’esistenza del punto G è un argomento discusso da tempo. Tuttavia, uno studio del 2012 pubblicato sulla rivista The Journal of Sexual Medicine è giunto alla conclusione che le “misure oggettive non sono riuscite a fornire evidenze robuste e coerenti dell’esistenza di un punto anatomico che potrebbe essere correlato al famoso punto G”. Detto questo, lo stesso studio afferma che relazioni affidabili e testimonianze aneddotiche dell’esistenza di un’area altamente sensibile nella parete vaginale anteriore distale sollevano la domanda se siano state o meno attuate tutte le possibili modalità di indagine per la ricerca del punto G.

 

Mito: Gli assorbenti interni possono fuoriuscire dalla vagina e perdersi all’interno del corpo.

Verità: Non è possibile che un assorbente si perda all’interno del corpo. Dopo l’inserimento, l’assorbente rimane in vagina. L’unica altra apertura è attraverso la cervice, nella parte superiore della vagina, che, tuttavia, è troppo piccola perché un assorbente possa passarci attraverso.