Indice
La lavanda vaginale è il processo di pulizia intravaginale tramite una soluzione liquida. Le lavande sono usate per motivi di igiene personale o estetici, allo scopo di prevenire o trattare un’infezione, per detergere dopo le mestruazioni o i rapporti sessuali e per prevenire una gravidanza. Da almeno 100 anni, vi sono pareri contrastanti sui danni e i benefici delle lavande vaginali.
I vapori vaginali, invece, sono una pratica che consiste nell’esporre la vagina al vapore, apparentemente per pulirla e migliorarne la salute.
Lavande e vapori vaginali alterano il microbiota vaginale?
Poiché la vagina ha un meccanismo di autopulizia molto efficace, qualsiasi regime di pulizia aggressivo, con qualsiasi metodo, può fare più male che bene.
Lavande e vapori possono determinare dei rischi per la salute della vagina e alterare l’equilibrio tra batteri “buoni e cattivi” nel microbioma vaginale.
Rischi associati alle lavande e ai vapori vaginali
Le lavande vaginali nelle donne e nelle adolescenti sono dannose e dovrebbero essere sconsigliate a causa della loro associazione con la malattia infiammatoria pelvica, la gravidanza ectopica, l’endometriosi e le infezioni sessualmente trasmissibili.
Per quanto riguarda i vapori, invece, non vi sono evidenze scientifiche a prova del fatto che contribuiscano a migliorare la salute della vagina. Nessuno studio di ricerca ha studiato i vapori vaginali o i loro benefici.
Il principale problema di sicurezza è che il vapore, se troppo caldo, potrebbe ustionare i tessuti vaginali, che sono sensibili. L’aggiunta di umidità e calore alla vagina e l’esposizione della vagina a determinati additivi all’interno del vapore, inoltre, possono aumentare il rischio di infezioni batteriche o da lieviti.
Routine di pulizia raccomandata
Al contrario, si raccomanda il lavaggio di routine della vulva con un detergente intimo delicato e ipoallergenico per evitare l’accumulo di secrezioni vaginali, sudore, urina e contaminazione fecale e prevenire odori sgradevoli.