Il sexting, termine moderno che nasce dalla combinazione delle parole inglesi “sex” e “texting”, è l’atto di inviare contenuti sessuali attraverso servizi di messaggistica digitale, come i messaggi di testo o i social media. Può comportare l’invio o la ricezione di fotografie e video contenenti nudità o che mostrano atti sessuali simulati o reali. Comprende anche i messaggi di testo che discutono o propongono atti sessuali o altri scambi sessualmente espliciti.

Il sexting può essere praticato da persone di tutte le età, ma è più probabile tra gli adolescenti e i giovani adulti. Da uno studio è emerso che quasi il 20% degli studenti interpellati ha riferito di aver inviato messaggi sessualmente espliciti e oltre il 40% ha indicato di averne ricevuti. Uno studio condotto su 1.560 adolescenti di età compresa tra 10 e 17 anni, inoltre, ha rilevato che il 61% di coloro che avevano inviato o erano apparsi in messaggi di sexting erano ragazze​​​​​​​.

Legalità del sexting
Creare o condividere immagini o video sessuali di un minore di 18 anni è illegale.

In Italia, la creazione o la distribuzione di immagini esplicite di una persona di età inferiore a 18 anni viene classificata come produzione e distribuzione di pornografia minorile: ciò vale anche se entrambi i partecipanti al sexting hanno meno di 18 anni.

Anche il revenge porn, ovvero la condivisione di immagini o video sessuali privati (online o offline) di qualcuno senza il suo consenso e con l’intenzione di arrecargli disagio è un reato penale grave. In Italia è punibile con la reclusione da uno a sei anni e multe fino a € 15.000.

Gruppo di ragazzi che utilizza lo smartphone

Perché le persone praticano sexting?

Sono numerosi i motivi per cui le persone prendono parte al sexting, tra cui:

  • la possibilità di rimanere in contatto con il partner quando non si è fisicamente insieme; le coppie possono anche scambiarsi fotografie come prova di impegno o nell’ambito della loro attività romantica o sessuale;
  • la pressione da parte dei coetanei: secondo l’indagine promossa nel 2008 dall‘American National Campaign to Prevent Teen and Unplanned Pregnancy, la metà delle adolescenti ha menzionato la pressione dei ragazzi come motivo per inviare messaggi espliciti. È emerso, inoltre, che la pressione dei coetanei desta preoccupazione, in quanto il 23% delle adolescenti e il 24% degli adolescenti hanno dichiarato di avere subito pressioni da parte degli amici per inviare o pubblicare contenuti espliciti.
  • lo stato sociale: per alcuni, una fotografia di nudo di un’altra persona è qualcosa di cui vantarsi con i coetanei, mentre altri potrebbero inviare una fotografia di se stessi come modo per flirtare con un potenziale partner.

I rischi del sexting

Esistono considerazioni sulla sicurezza del sexting per le persone di tutte le età, ma soprattutto per i bambini e gli adolescenti, che potrebbero non comprendere appieno i potenziali rischi associati a questa pratica.

I rischi del sexting per gli adulti

Per gli adulti, il principale rischio del sexting è che il destinatario del contenuto esplicito lo condivida con altri, di persona oppure online. Da uno studio è emerso che il 17% di coloro che hanno dichiarato di avere ricevuto messaggi erotici li ha passati a qualcun altro e il 55% ha condiviso il messaggio con più di una persona.

Sussiste, inoltre, il rischio che un destinatario non intenzionale possa accidentalmente vedere il contenuto esplicito o che terzi possano hackerare il dispositivo o il servizio di archiviazione su cloud del destinatario e condividere le immagini senza il consenso del mittente o del destinatario. Per evitarlo, è importante inviare tali messaggi solo alle persone di cui ci si fida, stabilendo regole sulla cancellazione delle immagini prima che vengano scambiate.

Ragazza seduta che usa lo smartphone

I rischi del sexting per i bambini e gli adolescenti

I bambini e gli adolescenti corrono gli stessi rischi degli adulti, ma le conseguenze possono essere significativamente peggiori, soprattutto perché sono coinvolti dei minori.

  • Il sexting è associato a una maggiore probabilità di essere sessualmente attivi, nonché all’assunzione di una serie di comportamenti sessuali a rischio, come avere rapporti non protetti e consumare alcol e droghe prima dell’attività sessuale.
  • In alcuni casi, il sexting tra bambini e adolescenti può portare al cyberbullismo, ovvero l’utilizzo di internet da parte di un coetaneo per molestare un altro bambino o adolescente. Il cyberbullismo può includere comportamenti come la sostituzione di persona, le molestie tramite messaggi digitali e la condivisione non consensuale di immagini e video.
  • Depressione, suicidio, disturbi dell’umore, reazioni di adattamento e disturbi d’ansia sono alcune delle potenziali conseguenze psichiatriche del cadere vittima del sexting e del cyberbullismo.
  • Gli adolescenti che praticano il sexting sono anche a rischio di abuso e sfruttamento sessuale.
    Uno studio svolto per conto delle forze dell’ordine degli Stati Uniti che ha esaminato tutti i casi di sexting realizzato da giovani negli anni 2008-2009 ha rilevato che, dei 3.477 casi esaminati, 1.043 (36%) coinvolgevano adulti; di questi casi, il 38% riguardava adulti di età superiore a 25 anni e il 50% riguardava adulti di età compresa tra 18 e 24 anni.