Capita alla maggior parte di noi di non essere totalmente soddisfatti dell’aspetto di alcune parti del nostro corpo, ma queste preoccupazioni di solito non si riversano sulla nostra vita quotidiana. Il dismorfismo corporeo, invece, è un disturbo molto serio.

Le persone che ne soffrono sono eccessivamente turbate dal proprio aspetto o da difetti fisici minori (o soltanto immaginari). Queste preoccupazioni portano a sviluppare ansia, a evitare rapporti sociali e persino a sottoporsi a interventi chirurgici (potenzialmente non necessari).

Si ritiene che 1 persona su 50 presenti un disturbo da dismorfismo corporeo (Body Dysmorphic Disorder, BDD): questa condizione si manifesta più spesso nelle donne e, in gran parte dei casi, comincia durante l’adolescenza.​

Dismorfismo corporeo e vagina

Secondo uno studio, il 61,1% delle pazienti che si sottopongono a interventi di vulvo-vaginoplastica rientra nei criteri diagnostici tipici del BDD.

La vulvo-vaginoplastica modifica l’aspetto e la funzione della vulva, comprese le grandi e le piccole labbra, l’apertura vaginale, l’interno della vagina e il cappuccio clitorideo.
Sebbene alcuni interventi chirurgici sui genitali femminili si effettuino per ragioni mediche (ad esempio per l’asportazione di tumori maligni), la vulvo-vaginoplastica è considerata un intervento puramente estetico o finalizzato alla funzione sessuale: si tratta di una tendenza relativamente nuova, emersa sulla scia di altri interventi di chirurgia estetica molto diffusi, come l’aumento del seno e la rinoplastica.

Uno studio ha evidenziato che molte donne sessualmente attive sono insoddisfatte dell’aspetto dei loro genitali e questo si traduce in ansia e inibizione durante il rapporto sessuale per paura di una reazione negativa da parte del partner, anche se raramente le pazienti hanno segnalato come motivo dell’intervento chirurgico la reazione negativa del partner.

Sempre secondo tale studio, dopo l’intervento di vulvo-vaginoplastica o in seguito al follow-up, non si sono registrati cambiamenti significativi in termini di lubrificazione, capacità di raggiungere l’orgasmo, dolore durante i rapporti o a livello generale; si è riscontrato, invece, un miglioramento dell’eccitazione, ma senza risultati significativi a lungo termine​​​.

Ragazza che guarda fuori dalla finestra

Sintomi del dismorfismo corporeo​

  • Preoccuparsi eccessivamente per difetti fisici minori o immaginari, che di solito non sono riscontrati dalle altre persone.
  • Convincersi di essere brutti o deformi a causa di un difetto fisico.
  • Provare ansia e stress per il difetto percepito e sprecare troppo tempo a concentrarsi su di esso.
  • Stuzzicarsi spesso la pelle.
  • Guardarsi troppo allo specchio e prendersi cura di sé in maniera eccessiva.
  • Nascondere l’imperfezione percepita.
  • Confrontare costantemente il proprio aspetto con quello degli altri, al punto da farne il principale obiettivo o preoccupazione.
  • Cercare costantemente rassicurazioni sul proprio aspetto.
  • Non credere ai complimenti delle persone sul proprio aspetto.
  • Sottoporsi a interventi di chirurgia estetica e non essere mai soddisfatti dei risultati.

Cause del dismorfismo corporeo

Le cause del dismorfismo corporeo non sono chiare, ma si ritiene che alcuni fattori biologici e ambientali possano contribuire al suo sviluppo. Tra questi vi sono la predisposizione genetica, fattori neurobiologici come lo squilibrio della serotonina nel cervello, i tratti della personalità o le esperienze di vita traumatiche, come ad esempio l’abuso infantile, la violenza sessuale o le prevaricazioni da parte dei coetanei.

Uno studio condotto su 50 persone con disturbo da dismorfismo corporeo ha rilevato la presenza di forme di abuso infantile nel 38% dei casi (28% abuso emotivo, 22% abuso sessuale, 14% abuso fisico).

Fattori di rischio accertati per lo sviluppo del BDD

Si ritiene che i seguenti fattori possano aumentare il rischio di sviluppare o scatenare il disturbo da dismorfismo corporeo:

  • presenza di altri familiari con disturbo da dismorfismo corporeo o disturbo ossessivo-compulsivo;
  • esperienze di vita negative, come abusi sessuali durante l’infanzia, trascuratezza o abbandono da parte dei genitori o essere oggetto di derisione da parte dei coetanei;
  • ​​​​​​​alcuni tratti della personalità, come il perfezionismo;
  • pressione da parte della società o aspettative legate alla bellezza;
  • altre questioni di salute mentale, come l’ansia o la depressione;
  • scarsa autostima.

Complicanze del dismorfismo corporeo

Il disturbo da dismorfismo corporeo può avere diverse implicazioni, tra cui:

  • diminuzione dell’autostima;
  • isolamento sociale (i tassi di disoccupazione nelle persone con BDD variano dal 39 al 53%);
  • depressione maggiore o altri disturbi dell’umore (nel 53-81% dei casi di BDD è presente un disturbo depressivo maggiore comorbile);
  • pensieri o comportamenti suicidari (il 24-28% delle persone con BDD tenta il suicidio);
  • disturbi d’ansia, compresa l’ansia sociale;
  • disturbo ossessivo-compulsivo;
  • disturbi alimentari;
  • abuso di sostanze;
  • problemi di salute derivanti da comportamenti legati al BDD, come lo stuzzicamento eccessivo della pelle;
  • dolore fisico o rischio di deturpazione a causa di interventi chirurgici ripetuti.

Ragazza che parla con la psicologa

Linee guida per il trattamento e la gestione dei sintomi del BDD

I sintomi del BDD possono migliorare con i trattamenti, ma i disordini di questo tipo non sempre rispondono alle terapie convenzionali.

  • In caso di sintomi relativamente lievi, le persone dovrebbero essere indirizzate verso un tipo di psicoterapia chiamata terapia cognitivo-comportamentale (Cognitive Behavioral Therapy, CBT).
  • In caso di sintomi moderati, si dovrebbe ricorrere alla CBT o a un tipo di farmaci antidepressivi, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (Selective Serotonin Reuptake Inhibitors, SSRI).
  • Se i sintomi sono più gravi o gli altri trattamenti non si rivelano efficaci, si dovrà optare per una combinazione di CBT e SSRI​​​​​​​​.

Terapia cognitivo-comportamentale (CBT)

La terapia cognitivo-comportamentale può aiutare le persone a capire cosa scatena i loro sintomi e a insegnare loro modi diversi di pensare e affrontare la vita quotidiana. Uno studio condotto su 17 pazienti sottoposti ogni giorno per 4 settimane a una seduta individuale di CBT da 90 minuti (20 sessioni in totale) ha registrato un significativo miglioramento dei sintomi del BDD.

La CBT per il trattamento del BDD prevede in genere l’utilizzo di una tecnica nota come esposizione e prevenzione della risposta: questa tecnica porta ad affrontare con gradualità le situazioni che normalmente scatenano pensieri ossessivi sul proprio aspetto e che provocano ansia.

Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)

Gli SSRI sono dei farmaci antidepressivi.

Tra i diversi tipi di SSRI esistenti, la fluoxetina è quello più usato per il trattamento del BDD. Altri SSRI utilizzati a questo scopo sono la sertralina, la paroxetina, il citalopram, l’escitalopram e la fluvoxamina, nonché un antidepressivo triciclico chiamato clomipramina, che è un SSRI molto potente.
Uno studio retrospettivo su 30 pazienti ha rilevato un tasso di risposta del 58% agli SSRI e solo del 5% ad altri farmaci, risultato poi confermato da uno studio più ampio.

Possono essere necessarie fino a 12 settimane perché gli SSRI abbiano un effetto sui sintomi del BDD.
Non esistono studi per la determinazione della dose degli SSRI per il trattamento del BDD; tuttavia, gli esperti clinici suggeriscono che sono necessarie dosi più elevate rispetto a quelle impiegate per la depressione e che alcuni pazienti potrebbero aver bisogno di una dose superiore a quella massima regolamentata.​​​​​​​​​​​​​

Gestione del disturbo da dismorfismo corporeo
Non esistono soluzioni note per prevenire il disturbo da dismorfismo corporeo.
Detto ciò, i familiari e le persone care possono mettere in atto dei comportamenti che favoriscono il benessere della persona e aiutano a ridurre il rischio di sviluppare il disturbo o ne prevengono il peggioramento, ad esempio:

  • incoraggiare a iniziare il trattamento non appena si presentano i sintomi;
  • promuovere atteggiamenti sani e realistici rispetto all’immagine del proprio corpo;
  • creare un clima di sostegno per aiutare la persona ad affrontare il disturbo.

A lungo termine, una buona gestione del disturbo può anche aiutare a prevenire la ricomparsa o il peggioramento dei sintomi​​​​.

Ragazza che guarda il telefono con aria preoccupata

Influenza culturale e dei media nel dismorfismo corporeo

È provato che le persone affette da BDD possono mostrare un’accentuata sensibilità estetica. Per sensibilità estetica si intende la consapevolezza e l’apprezzamento della bellezza e dell’armonia a livello fisico; si basa su criteri come la simmetria, le proporzioni, le caratteristiche sessuali secondarie e l’attrattività della persona in generale.

Tuttavia, non è chiaro se questa sensibilità sia dovuta a specifiche influenze sociali, a un tratto della personalità che predispone al BDD o ai sintomi stessi del disturbo.
Secondo alcune teorie socioculturali, l’importanza dell’immagine corporea è enfatizzata dai messaggi perpetuati dai media (compresa la pornografia), nonché dai coetanei e dai genitori. Come conseguenza, le persone tendono ad adottare gli standard di bellezza altrui come se fossero i propri. Per quanto riguarda gli organi genitali, diversi studi suggeriscono che la preoccupazione o l’ansia per l’attrattività della propria vagina è comunemente associata alla paura di essere viste come “poco attraenti” dal partner (in particolare se il partner è un uomo)​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​.

Questo fenomeno è particolarmente evidente sui social network, dove si dà risalto a foto e immagini “ideali”.

La possibilità di avere un apprezzamento immediato dai coetanei sui social media porta sempre di più a esercitare qualche forma di controllo sul proprio corpo. La generazione dei Millennials è stata la prima ad essere cresciuta con un’esposizione costante ai social media. I social media possono essere problematici per chi ha delle preoccupazioni legate all’immagine corporea, soprattutto per le ragazze, poiché sono le donne, più che gli uomini, ad essere definite dalla società in base al loro aspetto fisico.
La questione è ancora più grave per le ragazze con BDD, che, a causa delle loro convinzioni rigide e perfezioniste su come dovrebbero apparire, sono portate ad avere una valutazione negativa di sé e una bassa autostima.

Dall’altra parte, ci sono dati che suggeriscono che gli standard delle persone in merito a proporzioni, simmetria e differenza dei caratteri sessuali tra uomo e donna emergono precocemente nello sviluppo, prima che la cultura e i media possano esercitare un’influenza.​​​​​